Shadowhunters. Città di ossa
Shadowhunters. Città di ossa.
Di Cassandra Clare, edito da Oscar Mondadori.
Il primo capitolo della saga di Cassandra Clare promette più che bene, la scoperta di Clary di un mondo sovrannaturale a cui lei stessa appartiene avviene in modo singolare, in un locale trendy newyorkese dove assiste a un fatto insolito. La grande mela fa da sfondo alle vicende che coinvolgono vampiri, stregoni, fate, demoni e Shadowhunters, di questi ultimi, a caccia di nascosti ribelli all’ordine, fa parte Jace, coetaneo di Clary, legato a lei a doppio filo da un destino che appare già scritto, crudele ma carico di emozioni. Un forte legame unisce i due ragazzi e li conduce alla scoperta di misteri che coinvolgono le loro famiglie. Nulla è come sembra, è il filo rosso che segue le loro vicende. La madre di Clary, Jocelyn, è sparita all’improvviso, braccata dal marito e padre di sua figlia che non rinuncia ai suoi folli piani, ma proprio Valentine ha legato i destini di Jace e Clary, in un modo che loro non sospettano.
La trama è ricca di colpi di scena, di personaggi a tutto tondo, ciascuno ha una personalità definita, da Simon, il miglior amico di Clary innamorato di lei, a Isabelle e Alec fratelli adottivi di Jace anch’essi cacciatori, e poi Luke, lo stregone Magnus e molti altri. Nessun personaggio può davvero dirsi secondario, più si continua a leggere più ci si rende conto di non poter fare a meno di nessuno di loro.
Il romanzo si rivela una favolosa scoperta, esiste un mondo insospettabile popolato da sorprendenti creature, ed è qui sotto i nostri occhi, nella realtà quotidiana. Adoro Jace, il suo coraggio, la sua amara ironia, ma soprattutto adoro il modo in cui ama Clary.
La trasposizione cinematografica della saga con il titolo Mortal instruments è già in produzione, ma prima di vederla vi consiglio di leggere i romanzi, sono convinta piaceranno anche ai non appassionati del genere urban fantasy. Il talento della Clare è di quelli che non si dimentica.
Voto 8 e mezzo