Sangue di rose

09.08.2013 14:13

Sangue di rose

 

di Andrea Gamannossi

edito da Ugo Pagliai editore

pag. 72

 

Gamannossi ci serve in un’unica portata 3 racconti noir e 13 ricette a base di fiori, l’unione tra delitti, arte culinaria e fiori odorosi è insolita ma non del tutto nuova. I 3 racconti brevi hanno come filo conduttore mazzi di rose rosse e piante dall’aspetto innocuo, piacevoli da ricevere, almeno quando a regalarli è uno spasimante senza turbe psichiche, e questo non è il nostro caso…

Il noir sfocia nel giallo, i delitti seriali sono il leitmotiv dei primi due episodi: un killer di donne perdutamente innamorato, e un killer appassionato di fiori e giardinaggio, mettono in difficoltà la polizia di Firenze. Il terzo si discosta dallo stereotipo e sfocia più nella paranoia e nel fantastico, ma ancora una volta ci sono di mezzo un amore letale e una pianta di zucca.

Passiamo alla parte culinaria: ricette a base di rose, primule, fiori di zucca e orchidee, ottimi non solo per l’estetica ma per riempire la pancia; ci sono primi, secondi, antipasti e dolci, un menù completo in grado di soddisfare palati raffinati e golosi d’ogni genere, provare per credere. Non mancano utili indicazioni su quali fiori usare in cucina e quali evitare accuratamente perché letali, vedi oleandro e azalee, in certi casi l’aspetto inganna, un bel fiore non è sempre l’accompagnamento ideale per un piatto, né per una serata galante da passare in buona compagnia. Il linguaggio dei fiori e i messaggi che si vogliono inviare regalandoli, fanno parte del nostro quotidiano, i fiori ci accompagnano in occasioni liete come i matrimoni, sino ai funerali in formato ghirlanda.

Una lettura sbarazzina e piacevole, da tintarella sotto il sole estivo. Più interessante la parte ricettario rispetto ai noir, che difettano in quanto a suspense e colpi di scena, insomma breve e indolore.

 

Voto 6 e mezzo