Pubblicazione con contributo? No grazie!

30.01.2013 14:36

Come accennato quando ho inserito i riferimenti dei grandi editori italiani, voglio spendere qualche parola sullo spinoso argomento piccoli editori o sedicenti tali, disponibili alla pubblicazione di esordienti con contributo affatto irrisorio. Avendone ahimè un’esperienza diretta, a dire il vero due, posso dire la mia senza pretendere che sia una regola valida per tutti, sicuramente nell'universo delle pubblicazioni di questo tipo ci sono casi positivi (rari).

La richiesta di denaro in cambio della stampa di un certo numero di volumi, che l'autore stesso acquista sperando poi di rivenderli avendone una percentuale (peraltro bassa), è cosa più difficile a dirsi che a farsi, ma non è la sola pecca di questo sistema, a parer mio a unico vantaggio dell'editore. La cosa più sconfortante è il totale abbandono dello scrittore, e quindi dell'opera in cui l'editore ha con fermezza sostenuto di credere (fino alla firma del contratto), che di fatto condanna la stessa all'anonimato. Se un testo non è presente in maniera capillare nelle librerie sparse sul territorio, è praticamente impossibile che abbia un seguito, il passa parola non basta, purtroppo contano i numeri, poche copie, poche librerie, poca visibilità, nessuna chance di farcela. La promozione di un libro è essenziale per la sua diffusione e sopravvivenza sul mercato, il porta a porta con volumi alla mano credetemi non serve, un esordiente non vende aspirapolveri, ha bisogno di qualcuno che creda veramente nel suo lavoro, nel suo talento, se un editore per primo non è disposto a farlo come pretendere che lo facciano altri? Detto questo mi permetto di consigliare una riflessione approfondita su questo sistema di pubblicazione, se ci credete e volete rischiare una cifra comunque non indifferente, accettate, io non lo farò più. E' molto semplice lucrare sulle illusioni e i sogni delle persone, piuttosto lasciate il romanzo nel cassetto, o fatelo stampare a vostre spese o pubblicate nel formato ebook, ma occhi aperti e non fidatevi. Controllate la presenza dei volumi dell'editore sugli scaffali delle librerie, se non li trovate lasciate perdere!