Piccoli suicidi tra amici
Piccoli suicidi tra amici
Di Arto Paasilinna, edito da Iperborea
pag. 259
Piacevolissima scoperta di qualche anno fa, rispolvero volentieri il delizioso volume del finlandese Paasilinna, capace di lasciare un segno profondo nell’anima dei lettori.
Mai scontato e imprevedibile, l’ironia del titolo si riflette appieno nella storia, che per quanto paradossale riesce a toccare certe corde sensibili, facendo sorridere il lettore che segue questo strampalato viaggio verso un suicidio collettivo. Tutto ha inizio dall’incontro tra l’imprenditore fallito Onni Rellonen e il colonnello Kampainen, uniti nella ricerca di un fine vita epico, a loro si aggiungono personaggi curiosi, sopra le righe eppure familiari, dalla vicepreside che coltiva l’hobby di visitare i cimiteri al giovane Kotka. La morte in genere evoca tristezza, ma nel romanzo di Paasilinna non trova posto, l’organizzazione del commiato, condivisa da un gruppo di persone che risponde a un annuncio su un giornale, è l’occasione per ridere sull’argomento.
Il tragitto verso la morte diventa poco a poco una riscoperta della vita e del suo significato, in maniera inattesa, a volte sconvolgente, a tratti esilarante, ciascuno fa' i conti con la propria esistenza, con il passato e un futuro che non crede possibile. La scrittura non è mai banale, mai ripetitiva, dietro ogni pagina c’è una sorpresa.
Ho adorato il modo in cui lo scrittore affronta un argomento tanto delicato, il suicidio, la scelta più estrema, che diventa una scoperta inattesa.
Voto 9