Il giullare

28.07.2013 14:36

Il giullare

Giullare, pagliaccio di corte,
buffone per ogni momento,
non piangere, non così forte,
concesso non t’è sentimento.

Seppur la tua sposa hai perduto,
il bene di tutta una vita,
un bacio, l’estremo saluto
per lei, ch’è per sempre assopita.

Ad altri è già dato dolersi,
o gemere, o essere mesti,
quegl’occhi sì tristi a vedersi
tradiscon le comiche vesti.

Ed anche se gonfio di pianto
è il cuore di tal burattino,
rivesti quel cuore di un manto,
sorridi, tra un salto e un inchino!

Ma un vuoto tremendo e mortale,
ti porta là in alto al bastione,
ché senza l’amor più non vale
far ridere, fare il buffone.

Dannato! Urlerà il tuo Signore,
che mai ti potrà perdonare
di avere turbato il suo umore,
vedendo il tuo corpo affiorare

dall’acque del cupo fossato,
ché a corte si deve cercare,
proscritto il tuo ingrato passato,
del reame un novello giullare.

di Giancarlo, che potete seguire sul suo blog https://giaros.worpress.com