Il diario delle fate
Il diario delle fate
di Jane Yolen e Midori Snyder
edito da Newton Compton
pag. 372
Il legame tra sorelle, il segreto di una regina, i destini di due giovani: Il diario delle fate racconta questo e molto altro. Una gradevole sorpresa che coinvolge pagina dopo pagina, a piccoli passi, mettendo in comunione due mondi che si sfiorano; il mondo delle fiabe che conosciamo, popolato da fate, folletti, goblin e streghe, non è poi così lontano da quello in cui viviamo tutti i giorni, le due realtà si intrecciano sotto i nostri occhi, ma solo pochi sono in grado di vederne i segni.
Meteora e Serana sono sorelle, fate abituate ad avere tutto, comprese giovinezza e bellezza eterne, che come castigo perderanno. Scacciate da Boscoverde dalla regina in persona, sono condannate alla separazione, all’esilio e alla vecchiaia, senza più magia vagheranno per il mondo dei mortali, con l’aspetto da megere e un nome nuovo. Sopravvivere a New York lontano dall’incanto dei boschi, sarà un’impresa ardua ma non impossibile, e anche nella grande città di ferro e vetro Serana scoprirà l’esistenza della magia, un’altra magia, che non proviene dai doni della natura, ma da sentimenti come l’amicizia e la generosità. Lo stesso farà Meteora a miglia di distanza, trovando il modo di comunicare con la sorella maggiore attraverso le lettere, che si scambieranno con grande affetto. Intrappolate in corpi grassi e sgraziati, entrambe riusciranno a capire quanto superficiali e vuote siano state fin’ora le loro lunghe esistenze, votate al piacere personale e alla danza, senza alcuno scopo. Ma ora che sono vittime di un sortilegio e hanno perso l’incanto della loro bellezza, riescono finalmente a vedere, i loro occhi sono aperti. Qualcuno trama contro la Corte della Luce, le tenebre sono in agguato, e l’equilibrio tra bene e male rischia di essere infranto. Con l’autunno alle porte e gli emissari delle tenebre liberi di scorrazzare, le sorelle si preparano al peggio, devono proteggere qualcuno, la loro presenza nel mondo dei mortali ha uno scopo preciso che comprenderanno poco a poco.
Il romanzo si rivela una fiaba per adulti, con tutti gli ingredienti del fantasy classico, racchiuso entro una cornice contemporanea. I sentimenti più nobili e quelli più abietti coesistono nello stesso calderone, incarnati da umani, semiumani ed esseri sovrannaturali, che convivono senza saperlo nello stesso mondo. C’è l’incanto della fiaba, l’orrore della violenza, la generosità e l’inganno, un repertorio completo delle tipologie umane più comuni. Alla fine c’è persino una morale, se così vogliamo intenderla.
Le due scrittrici trasportano sapientemente il lettore all’interno di una storia impossibile che finisce per sembrare quasi familiare, dove la magia trova spazio nelle piccole cose, o nei gesti quotidiani, ed esiste una magia del cuore, della volontà e dei sentimenti.
Voto 8