Farfalle nere

22.03.2013 11:03

Farfalle nere

 

di Tara Bray Smith

edito da Oscar Mondadori

pag. 440

 

Il romanzo di Tara Bray Smith tocca tasti delicati come ali di una farfalla, lasciandoti addosso un profumo strisciante di disfacimento, un’inquietudine che morde la carne e la fa a brandelli, pezzo dopo pezzo.

Si sa che l’adolescenza è un periodo difficile, una fase problematica in cui ogni emozione viene acuita e amplificata, un passaggio necessario anche se destabilizzante che per alcuni puo’ rivelarsi più traumatico, a volte persino letale. È così per i protagonisti del romanzo, tre adolescenti di Portland, alle prese con strani fenomeni e un’inquietudine tipica dei diciassette anni.

Ondine Mason ha una vita apparentemente perfetta, senza ombre, una famiglia affiatata, una bella casa, la passione per l’arte, ma ultimamente le capita di vedere cose strane, farfalle dipinte che prendono vita assumendo sembianze antropomorfe, visioni che la spaventano, fino a farle decidere di non seguire i genitori a Chicago e restare da sola un intero anno, a Portland, dove non succede mai niente.

Morgan D’Amici vive in una casa fatiscente con la madre e il fratello minore, è bella, intelligente, la più promettente del liceo, ma soffre di strani attacchi di sonnambulismo, non ricorda cosa le succede la notte, spesso si risveglia con le unghie sporche di fango e una sensazione di nausea, che non sa spiegarsi.

Nix è solo di passaggio, arriva dall’Alaska, in fuga da anni da un passato infelice, il ragazzo vive di espedienti, piccoli lavori, un sacco a pelo, qualche dose di polvere, l’unica cosa che riesce a calmare le sue insolite visioni luminose e, la sensazione che la morte lo segua ovunque vada.

Il destino dei tre ragazzi è indissolubilmente legato, lo scopriranno presto, a un misterioso rave che si tiene tra le montagne nel solstizio d’estate, appuntamento in cui ritroveranno l’equivoco Moth, lo spacciatore con la X blu tatuata sul polso, capace di condizionare la mente. Li aspetta un viaggio verso l’ignoto, dentro se stessi, alla scoperta di quanto poco sanno di loro e dei misteri che li circondano.

All’ombra di una città infestata da tossici, spacciatori senza scrupoli e un’indifferenza congenita, la violenza strisciante si consuma nelle gallerie che percorrono il sottosuolo, in modi inimmaginabili. L’illusione di un possibile sollievo è legata alla misteriosa polvere d’angelo, che qualcuno spaccia in città come promessa di una felicità fuggevole e scadente. Ma di cosa si tratta davvero? E quali sono le sue conseguenze? 

 

Farfalle nere è un romanzo dai contorni dark, che ti lascia in bocca un sapore amaro, un’inquietudine strisciante, ti incolla pagina dopo pagina alla scoperta di morbosi segreti. C’è spazio per l’amore, per la magia, per l’orrore, ma nulla è davvero come sembra. I caratteri dei personaggi sono ruvidi, spigolosi, alcune loro scelte difficili da digerire. Un grande disegno li comprende tutti, alcuni sono Changelling, altri Cutter, altri ancora Ringer, termini il cui significato si comprende alla fine. L’universo è fatto di energia, e a volte l’energia si trasforma in qualcosa che non vorremmo esistesse…

 

voto 8