Lama del destino

22.11.2013 10:30

Lama del destino

 

di J.Robert King

edito da Mediaplayer.it

pag. 392

 

Il risveglio dei Draghi è ormai prossimo, le terre di Tyria sono minacciate dai loro campioni e sferzate da venti di guerra, riuscirà una banda di guerrieri uniti dal caso a evitare la rovina?

Una potente guerriera del nord dai capelli fulvi, Eir, si unisce a due piccoli geni Asura inventori di golem, Snaff e Zojja, la loro strada incrocia quella di un trio ancor più improbabile: la Sylvari Caithe nata dall’Albero Pallido, l’irascibile Rytlock membro dei Charr dalle possenti corna, e l’umano Logan alla ricerca del suo posto nel mondo. Sei guerrieri solitari che uniscono le forze per un unico obiettivo: sconfiggere Primordus, il Drago malvagio e i suoi campioni seminatori di morte e terrore. Un’avventura che attraversa pianure ghiacciate e foreste pluviali, tra vulcani in eruzione e oceani maledetti, un viaggio aldilà dei confini del mondo scoprendo che è possibile essere amico del nemico, e combattere fianco a fianco superando i rancori.

 

Ispirato al videogioco GuildWars prodotto da ArenaNet, il romanzo ripercorre le tappe del favoloso viaggio dei Lama del Destino, così si fa chiamare la compagine di eroi per caso, improvvisati si, ma non per questo meno temerari o coraggiosi d’altri più blasonati che affollano letteratura e fumetti. Un fantasy con dentro tutti gli ingredienti per piacere a un pubblico young-adult, incentrato sull’azione e l’amicizia, la magia e l’abilità con la spada sono componenti fondamentali, ma inutili se non sostenute da coraggio e abilità strategiche. I protagonisti della scompaginata combriccola corrono da un’impresa all’altra senza voltarsi indietro, chi portando con sé i suoi segreti, chi le sue paure. Ce la faranno i nostri eroi? Si chiede il lettore fino all’ultima pagina. Dipenderà dalla lealtà, dalla forza non solo fisica, e dalla voglia di vincere anche l’ultimo incontro.

Adrenalinico, concentrato più sull’azione che sugli sviluppi interiori dei personaggi, l’autore cerca di far rivivere il clima del gioco di ruolo, facendo si che ciascuno possa immedesimarsi in questo o quell’altro personaggio. Sarete più simili a Rytlock il furioso o a Eir la saggia? Indisponenti come l’apprendista Zojja o geniali come maestro Snaff? Al lettore l’ardua scelta, anche se è bello essere tutti e nessuno.

 

Voto 8